Per un copywriter un foglio bianco è come un infinito da riempire, una stanza piena di caramelle da mangiare, un bagno caldo in cui immergere centinaia di parole e liberare la creatività.
D’un tratto arrivò il mobile, questo fantastico mondo elettronico tascabile che ci permette di essere in migliaia di luoghi diversi in pochi secondi, che elimina la distanza e il tempo restando racchiuso nel palmo d’una mano.
Che meraviglia il progresso tecnologico, ma come si può regalare un’esperienza coinvolgente ed immersiva nello spazio di pochi pollici?
Questa è la domanda che mi sono posta quando ho iniziato la mia avventura in Beintoo.
Il mio trascorso nel mondo narrativo digital era piuttosto prosaico e formale, avevo tuttavia il sospetto che il mobile avesse qualche somiglianza con la poesia.
Scrivere per il mobile advertising significa ridurre l’esigenza espressiva alla brevità.
In parole spicciole pensare a un romanzo e ridurlo a una parola.
La sfida è scegliere quella giusta.
I fondamentali:
- Scomponi il brief
- Fai brainstorming
- Riduci all’essenziale
- Sii fedele al mood del brand
- Non essere banale
Iniziamo dall’ultimo punto: la nuova sfida della pubblicità digitale è l’attenzione.
In un campo disseminato da skip e close bisogna trovare le parole giuste per differenziarsi e scatenare l’interesse dell’utente. Correre contro il tempo e convivere in poche schermate.
Il nostro scopo è ingaggiare ed essere memorabili, ma non per questo necessariamente banali.
Bisogna impegnarsi a scrivere meno e meglio, la creatività deve scaturire proprio da questo limite.
E’ indispensabile capire il vero core del brief e cercare di sviscerarlo dettagliatamente.
Non bisogna avere paura di scrivere tanto in fase di bozza, questo sarà utile nella successiva fase di condensazione a capire le parole giuste da scegliere avendo ben chiaro il mood, lo stile comunicativo del brand e la nostra mission specifica.
I componenti:
- Head
- Body Copy
- Call to action
Non è imprescindibile dover dire tutto subito.
L’utente ha bisogno piuttosto di essere incuriosito, stimolato, stupito, interrogato, e questo è il compito della head. Un concentrato di creatività strategica che deve spingere l’utente all’interazione, meglio se in forma interrogativa (diretta o indiretta) e idealmente non superiore alle 3 parole.
A fare da spalla al nostro frontman c’è il bodycopy che ha il compito di fornire informazioni di approfondimento e convincere l’utente a scoprire il prodotto/servizio, esplicitando tutti gli elementi fondamentali al target di riferimento.
Infine la responsabile diretta dell’azione: la CTA. Breve, semplice e diretta, con grande immediatezza suggerisce all’utente come ottenere maggiori informazioni per approfondire la tematica della campagna, acquistare un prodotto, localizzare uno shop e molto altro.
Scrivere per il mobile richiede, proprio come nella poesia, una grande dote di sintesi, esercizio di proiezione, sensibilità ma soprattutto guizzo creativo.
Lo stupore in fin dei conti è la base della memorabilità e colpisce sempre in pochi secondi ecco perché per me oggi la persuasione si scrive a caratteri ridotti.