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Circa un secolo fa, Henry Ford disse che “il 50% degli investimenti pubblicitari che si effettuano sono inutili”. Tale affermazione, oggi, verrebbe inizialmente rifiutata o non condivisa; tuttavia,in uno scenario colmo di annunci di ogni genere e di una propensione all’attenzione sempre più bassa da parte degli utenti, non tutto lo speso in adv può essere efficace. Per questo motivo, diventa cruciale per gli advertiser, studiare strategie di comunicazione in grado di coinvolgere il giusto pubblico, attraverso i mezzi più opportuni e beneficiando degli strumenti omnicanale che il digital offre. 

Per poterlo fare, ai brand viene richiesto di adattarsi ai continui cambiamenti che stanno rivoluzionando l’ecosistema della pubblicità digitale, evolvendosi e abbracciando le nuove tecnologie, come: l’uso dell’intelligenza artificiale generativa,  un approccio data-driven solido e oramai affermato e l’imminente arrivo della cookie apocalypse. Al contempo, anche il ruolo del consumatore si è modificato: sempre più omnichannel, privacy sensitive ed esigente. 

E quindi, qual è il miglior modo per iniziare l’anno e delineare le future azioni di marketing considerando tutti questi aspetti? Il segreto sta nell’analisi delle principali tendenze che caratterizzeranno il panorama del digital advertising nei prossimi 12 mesi, sfruttando conoscenze ed informazioni raccolte per catturare l’attenzione dei consumatori attraverso messaggi ingaggianti.

Scopriamole insieme!

Intelligenza Artificiale e dati

Tra i cambiamenti epocali di questo periodo, vi è l’utilizzo dirompente dell’intelligenza artificiale da parte degli advertiser. Ad oggi infatti, si stima che il 67% degli esperti di marketing utilizzano questa tecnologia nelle proprie attività, dalla produzione di immagini, al copywriting fino al targeting delle campagne.1

Questa integrazione tra esperienza umana e tecnologia, unita allo scenario cookieless sempre più vicino, sta portando ad un cambio di paradigma verso la privacy e all’uso trasparente dei dati. Questi ultimi, insieme all’AI diventeranno strumenti essenziali per realizzare comunicazioni personalizzate: infatti, gli individui, pur desiderando esperienze su misura, richiederanno trasparenza nella raccolta, nell’utilizzo e nella protezione dei loro insights.

Una nuova era: creatività e tecnologia 

Un altro trend dell’industry, che contraddistinguerà il nuovo anno, riguarda la reimmaginazione del processo creativo, dove lo sviluppo della creatività sarà guidato dalla combinazione tra il lavoro dell’uomo e gli strumenti di AI. Ne costituisce un esempio, la continua innovazione nell’ottimizzazione dinamica del contenuto creativo (DCO), attraverso l’utilizzo di tool come i Large Language Models, che permettono di comprendere in modo approfondito il linguaggio degli individui con l’obiettivo di incrementare l’accuratezza dei messaggi pubblicitari. Dallo studio di molteplici fonti di insights infatti, la macchina è in grado di lavorare su milioni di prompts differenti, produrre contenuti personalizzati per l’audience specifica da raggiungere ed adattare il testo dell’annuncio nel tempo, in base ai comportamenti del target, per renderlo più efficace e persuasivo.

Omnicanalità e media digitali 

Per il 2024, nel mercato adv, emerge la centralità delle attivazioni omnichannel per raggiungere gli utenti ovunque e in qualsiasi momento. Una recente ricerca di Forrester Consulting suggerisce che ad oggi, gli advertiser pianificano in media più canali rispetto al passato, prevedendo di raggiungere i 14,6 touchpoint da integrare all’interno di una strategia di comunicazione nei prossimi due anni.2 Tra questi spicca il retail media che si conferma il secondo canale di advertising più in rapida crescita in Europa, dove raggiungerà 25 miliardi di euro entro il 2026. Inoltre, tra i punti di contatto emergenti ed in continua evoluzione vi è il DOOH, grazie alla capacità di incrementare la brand awareness e trasformare l’attenzione dell’utente in ricordo pubblicitario. Infine, all’interno del media mix, occupa una posizione centrale la CTV per i molteplici vantaggi offerti agli inserzionisti, tra cui l’impatto positivo (+49%) che uno spot TV genera nelle mente di coloro che visualizzano i contenuti in questo canale.3

Conoscere questi trend in atto diventa cruciale per i brand che hanno l’opportunità di cavalcare l’andamento positivo dell’intera industry, la quale, secondo le stime Warc, in Europa, presenterà un incremento della spesa pubblicitaria del 3,6%, allineandosi alla crescita del mercato globale prevista durante questo anno.

  1.  Fonte: Dentsu Report Media Trends 2024 ↩︎
  2. Fonte: IAB Europe ↩︎
  3. Fonte: IAS Research ↩︎